La ricetta per essere un “buon Maestro Artigiano” ha degli ingredienti speciali. Scopriamoli in questa intervista a Carlo Carlone, Maestro Artigiano Pasticcere a Madonna di Campiglio.
Cosa significa essere Maestri Artigiani Pasticceri?
Essere Maestri Artigiani Pasticceri significa per me pensare con più consapevolezza alla propria professione e trasferirla a quei soggetti che desiderano parteciparvi, che siano essi giovani, colleghi o appassionati. Mi piace pensare che questo titolo mi rappresenti come un artigiano che ama e sa fare bene il proprio lavoro e per questo ha qualcosa da dire e da dare, qualcosa da trasferire, come una professione appassionante con la sua tecnica e i suoi segreti, la sua tradizione e la sua storia.
Perché è diventato Maestro Artigiano?
Sono diventato Maestro Artigiano per dare uno spessore al mio percorso, per l’ambizione di trasferire le mie conoscenze. Non provengo da una formazione alberghiera, io ho frequentato giurisprudenza. La passione per il mio lavoro è nata più tardi, nel laboratorio di mio padre ed ho sempre partecipato a corsi professionalizzanti. Credo molto nel valore della formazione, sia quella che fa crescere me stesso, sia quella che sono in grado di trasferire io. Alcuni preferiscono nascondere le proprie ricette, io cerco di trasferirle il più possibile anche perché è una grande soddisfazione vedere i miei allievi creare in modo autonomo sulla base del mio sapere.
Come vive ogni giorno il suo essere Maestro Artigiano Pasticcere?
Negli anni abbiamo cambiato più volte l’offerta, rimanendo però nel solco della tradizione, ma sperimentando a favore di un cliente, quello di Madonna di Campiglio ma non solo, che non è esclusivamente alla ricerca di un dolce d’eccellenza artigianale, ma vuole approfondire di volta in volta la sua esperienza, con la conoscenza della storia e della tradizione delle nostre creazioni, delle curiosità legate a ciò che stanno per assaporare. L’esperienza quindi che offre la nostra pasticceria, è un invito a conoscere a fondo le origini dei nostri prodotti tradizionali ma anche a scoprire le prelibatezze legate ad altre culture, ad altri mondi. In certe occasioni, amiamo creare ad hoc dei momenti informativi più strutturati per la nostra clientela proprio per soddisfare non solo il loro palato, ma anche la loro fame di curiosità.